GLOBAL ENACTION MANIFESTO - GEM
FOR AN ECO-SYSTEMIC & TRANSFORMATIVE WISDOM
PER UNA SAGGEZZA ECO-SISTEMICA E TRASFORMATIVA
La vita è eco-sistemica. L’uomo può vivere solo all’interno di una rete biologica, di cui è parte integrata e interdipendente
Le dimensioni dell’umano sono inscindibili ed includono l’aspetto materiale, socio-relazionale e spirituale
Il benessere sociale è il prodotto di uno sviluppo equilibrato di tutte le dimensioni dell’essere umano
La tecnologia va posta al servizio del benessere comune e utilizzata per aiutare e proteggere la vita sulla Terra
La vita sociale è tale se è fondata sulla fraternità, il prendersi cura e la reciprocità
L’educazione ha il compito di favorire la piena fioritura della persona e la comprensione sistemica, etica ed estetica della vita
Le istituzioni hanno il compito di stimolare e sostenere il pieno sviluppo delle capacità umane e garantire la salvaguardia dell’ambiente
La trasformazione eco-sistemica si realizza attraverso l’interdipendenza di pensiero e azione
1. La vita è eco-sistemica. L'uomo può vivere solo all'interno di una rete biologica, di cui è parte integrata e interdipendente
Tutti i sistemi viventi sono interdipendenti e il benessere umano non può prescindere dal benessere dell’ambiente in cui vive.
E’ perciò fondamentale nelle nostre azioni tenere ben presente il fatto che l’uomo vive all’interno di sistemi di complessità crescente integrati tra loro; poterli comprendere nelle loro interdipendenze richiede un’espansione della coscienza umana dagli ambiti personali e locali agli ambiti globali.
In questa nuova fase sociale è necessario sviluppare una consapevolezza dei sistemi e di come essi siano incessantemente al lavoro a tutti i livelli, nel tempo e nello spazio; imparare la dinamica dei sistemi aiuta a comprendere meglio come, spesso, i sistemi dinamici seguano una causalità contro-intuitiva rispetto alla causalità lineare – “A causa B” oppure “B è l’effetto dell’azione di A” – troppo semplicistica e persino fuorviante per i contesti sempre più dinamici ed interconnessi in cui oggi le persone agiscono.
Si tratta, in altri termini, di “unire i puntini” utilizzando conoscenze e capacità che ci mettano in grado di conoscere le relazioni dell’ecosistema complesso in cui si opera per poter comprendere le interconnessioni che agiscono nel contesto e come queste possano portare all’emergere di effetti assolutamente non previsti nel medio e lungo termine.
2. Le dimensioni dell’umano sono inscindibili ed includono l’aspetto materiale, socio-relazionale e spirituale
I tre aspetti dell’essere umano – materiale, socio-relazionale e spirituale – non possono essere posti sullo stesso piano: mentre quello materiale esprime gli interessi ed i bisogni da soddisfare, quelli socio-relazionale e spirituale esprimono i valori della persona, che non sono negoziabili come gli interessi.
L’aspetto materiale riguarda la relazione tra la persona e le cose: si tratta di una “relazione di utilità”, su cui si fonda il mainstream della dottrina economica tradizionale. Questa relazione rappresenta il soddisfacimento di un interesse individuale.
L’aspetto socio-relazionale riguarda le relazioni con altre persone – di amicizia, familiari, associative – ed è una relazione che ha lo scopo di procurare felicità.
L’aspetto spirituale riguarda la relazione trascendente: trascende il sé e l’altro, per ricongiungersi ad una visione universale e di auto-realizzazione di sé, ed è una relazione che ha lo scopo di generare armonia tra sé e il mondo.
La cultura del nostro tempo è incapace di dare unità a questi tre aspetti trasformando queste affermazioni in una concreta esperienza personale. Diversamente, la focalizzazione sull’individuo, la competizione e la ricerca del successo personale, andando a scapito di altri esseri, generano sempre più sofferenza personale e collettiva, trascinando la comunità umana verso una crisi sociale, ambientale e spirituale senza precedenti. E’ dunque urgente e necessario rifondare i criteri su cui è basato il benessere umano.
3. Il benessere sociale è il prodotto di uno sviluppo equilibrato di tutte le dimensioni dell'essere umano
L’uomo è felice e sano se ha la possibilità di vivere una vita piena; ciò è in netto contrasto con una concezione della vita dell’uomo basata sulla lotta per la sopravvivenza. Il concetto stesso di sopravvivenza presuppone la competizione tra gli esseri con la conseguente esclusione dei più deboli, evoca la morte degli altri esseri e promuove la solitudine esistenziale.
Il benessere umano espressione di una vita piena e felice non è confinato al benessere materiale; esso non è sufficiente a far star bene la persona, né può da solo generare un benessere sociale, nonostante l’enfasi che nella nostra cultura viene data alla misurazione del PIL quale indice di crescita del benessere di un Paese. E’ necessario sottolineare come l’aumento del benessere materiale di un Paese non implichi l’equa distribuzione della ricchezza tra le persone. Sono sempre più numerosi gli studi che dimostrano come, indipendentemente dalla misura del livello di reddito nazionale medio per persona, quanto più alta è la disuguaglianza percepita dai cittadini di uno Stato tanto più elevata e diffusa risulta la sofferenza sociale, psicologica e fisica nella comunità. Sono perciò le regole del gioco economico, sociale e politico che vanno cambiate per migliorare il benessere delle persone: occorre rivedere radicalmente i presupposti su cui è fondato il concetto di benessere della persona, delle organizzazioni e dei sistemi sociali, politici ed economici.
Il benessere va posto in relazione con tutte e tre le dimensioni dello sviluppo umano che devono integrarsi in modo armonioso affinché si realizzi una piena ‘fioritura’ dell’uomo. Tutti e tre gli aspetti del benessere dell’uomo sono essenziali e devono perciò essere soddisfatti non in successione temporale né per auto-generazione, ma contemporaneamente. Si tratta di una relazione sistemica e moltiplicativa e non additiva; nessuno dei tre aspetti può mancare od essere sostituito da un sovradimensionamento dell’altro, pena la non realizzazione del benessere umano. A questi tre aspetti del benessere umano fanno eco tre tipologie di beni: i beni materiali o servizi, su cui viene definito il PIL; i beni socio-relazionali, che includono come valore la relazione tra le persone, di tipo intangibile; ed i beni spirituali, che soddisfano il bisogno di equità, bellezza, sostenibilità ambientale e sociale.
4. La tecnologia va posta al servizio del benessere comune e utilizzata per aiutare e proteggere la vita sulla Terra
La tecnologia deve essere utilizzata a sostegno dello sviluppo umano, aiutando le persone nel processo di trasformazione verso una migliore qualità della vita per tutti gli esseri nel rispetto profondo della biosfera terrestre.
E’ un’illusione pericolosa quella di credere che possa essere la tecnologia a salvare noi stessi ed il nostro mondo dalla catastrofe prossima ventura. La tecnologia non è neutra rispetto alle intenzioni umane, e non può arrivare là dove queste non arrivano. Se le intenzioni umane rimangono separative e distruttive tali saranno anche gli effetti dell’uso della tecnologia, rendendo anzi esponenzialmente più pericoloso l’agire umano. E’ fondamentale distinguere tra i mezzi ed i fini dell’agire umano; la tecnologia va posta al servizio dei fini umani, indirizzati al benessere comune ed alla realizzazione piena della persona.
5. La vita sociale è tale se è fondata sulla fraternità, il prendersi cura e la reciprocità
La reciprocità è l’elemento costitutivo e di giustizia delle relazioni umane ed i rapporti inter-soggettivi sono fondamentali per la generazione del benessere personale e sociale. Ma ad una condizione: che tra una visione dello sviluppo umano fondata sul reciproco timore ed una fondata sul reciproco amore, venga scelta quest’ultima come via principale da percorrere insieme per migliorare le condizioni di vita di tutti gli esseri viventi.
Molti studi hanno ormai dimostrato che l’uomo prova naturalmente un senso di calore e di inclusione per gli altri esseri essendo predisposto in modo autentico all’affetto, alla comunione, alla socialità ed all’estensione empatica; riteniamo che queste predisposizioni naturali vadano incoraggiate, rinforzate e sostenute attraverso l’educazione e l’esempio concreto.
6. L'educazione ha il compito di favorire la piena fioritura della persona e la comprensione sistemica, etica ed estetica della vita
Esiste nell’uomo una naturale propensione al bene che lo porta a rispondere con immediatezza ai bisogni degli altri; questa qualità di base va coltivata attivamente per permettere la piena fioritura dell’essere umano. La natura umana è capace di progredire e ognuno di noi è tenuto a impegnarsi in questa crescita sostenendo sistemi educativi che non ostacolino lo sviluppo delle capacità naturali di base generando al contempo un contesto in cui le qualità individuali possano manifestarsi pienamente.
Noi impariamo ad essere quello che siamo attraverso gli altri, poiché l’imitazione ed il rispecchiamento sociale sono il fondamento della vita umana; l’apprendimento tra persona e comunità sociale è circolare, e la cultura può favorire o meno l’attivazione delle capacità innate della persona. Le capacità umane vanno riconosciute e coltivate nelle diverse comunità sociali, affinandole con la pratica di discipline che facilitino lo sviluppo di pensieri ed azioni relazionali, superando così attitudini egocentriche ed individualiste, e che valorizzino al contempo la fragilità e la vulnerabilità di tutti gli esseri viventi, la loro unicità ed il vincolo di solidarietà e di comunanza che li unisce.
Lo sviluppo di queste nuove pratiche educative favorisce il sorgere ed il diffondersi tra le persone di un forte senso di consapevolezza e responsabilità del proprio agire; questo permette di limitare fortemente l’uso di regole e precetti, di controlli e sanzioni, non essendo questi gli strumenti più adeguati per favorire un vivere sociale sano ed evolutivo.
7. Le istituzioni hanno il compito di stimolare e sostenere il pieno sviluppo delle capacità umane e garantire la salvaguardia dell'ambiente
E’ necessario che nel contesto istituzionale siano operanti delle condizioni favorevoli ed adeguate, in grado di abilitare la libera scelta personale di manifestare appieno le proprie capacità; tra gli altri: accesso allo studio, accesso alla sanità, accesso all’ambiente naturale, accesso al patrimonio culturale, accesso al lavoro, accesso ai servizi pubblici. Solo se si innesca e si rinforza un circuito virtuoso tra capacità interne alla persona e possibilità offerte dalle istituzioni si può determinare una condizione di libertà sostanziale per l’individuo nel realizzare la piena manifestazione del proprio saper essere e del proprio saper fare.
Da qui la necessità di operare sia a livello personale che a livello istituzionale per consentire alle persone di poter agire godendo delle libertà sostanziali: un insieme di opportunità di azione che la persona può scegliere e compiere. La qualità della vita di una persona e, quindi, il suo stato di benessere dipendono dallo spazio di libertà reso disponibile per discernere, scegliere ed agire tra più possibilità in relazione alle proprie attitudini ed alle esperienze maturate.
8. La trasformazione eco-sistemica si realizza attraverso l’interdipendenza di pensiero e azione
Le parole che compongono questo Manifesto sono un richiamo all’azione e costituiscono delle indicazioni sulle più opportune ed efficaci vie da seguire nei diversi ambiti sociali per divenire concreti esempi da imitare e, se possibile, migliorare.
Il ‘contagio esemplare’ ha un potere dirompente a livello sociale; essere di esempio con le proprie azioni mostra agli altri che ‘è possibile fare’. Altri seguiranno mettendo in pratica l’esempio osservato e diffondendolo a loro volta, producendo così un effetto moltiplicativo.
Le azioni hanno il potere di trasformare la realtà locale e rappresentano, contemporaneamente, l’innesco di cambiamenti a livello globale di cui non è possibile prevedere la portata, poiché intervengono in un campo di forze già in atto che può sia estinguerne la portata sia creare effetti leva che le potenziano esponenzialmente.
Adesione al manifesto
Il contagio esemplare
Per agevolare il processo di ‘contagio esemplare’ riteniamo fondamentale che GEM possa raccogliere non solo le adesioni di tutti coloro che si riconoscono in esso, ma anche e soprattutto di chi è già un esempio concreto di applicazione dei suoi principi, così come esposti in precedenza. Infatti, l’obiettivo di GEM è quello di creare una rete sistemica tra coloro che già applicano questi principi (GEM HUB) quale concreta rappresentazione da seguire per diffondere una saggezza costitutiva di processi di trasformazione globale.
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