Esiste nell’uomo una naturale propensione al bene che lo porta a rispondere con immediatezza ai bisogni degli altri; questa qualità di base va coltivata attivamente per permettere la piena fioritura dell’essere umano.
La natura umana è capace di progredire e ognuno di noi è tenuto a impegnarsi in questa crescita sostenendo sistemi educativi che non ostacolino lo sviluppo delle capacità naturali di base generando al contempo un contesto in cui le qualità individuali possano manifestarsi pienamente.
Noi impariamo ad essere quello che siamo attraverso gli altri, poiché l’imitazione ed il rispecchiamento sociale sono il fondamento della vita umana.
L’apprendimento tra persona e comunità sociale è circolare, e la cultura può favorire o meno l’attivazione delle capacità innate della persona.
Le capacità umane vanno riconosciute e coltivate nelle diverse comunità sociali, affinandole con la pratica di discipline che facilitino lo sviluppo di pensieri ed azioni relazionali, superando così attitudini egocentriche ed individualiste, e che valorizzino al contempo la fragilità e la vulnerabilità di tutti gli esseri viventi, la loro unicità ed il vincolo di solidarietà e di comunanza che li unisce.
Lo sviluppo di queste nuove pratiche educative favorisce il sorgere ed il diffondersi tra le persone di un forte senso di consapevolezza e responsabilità del proprio agire; questo permette di limitare fortemente l’uso di regole e precetti, di controlli e sanzioni, non essendo questi gli strumenti più adeguati per favorire un vivere sociale sano ed evolutivo.