I tre aspetti dell’essere umano – materiale, socio-relazionale e spirituale – non possono essere posti sullo stesso piano: mentre quello materiale esprime gli interessi ed i bisogni da soddisfare, quelli socio-relazionale e spirituale esprimono i valori della persona, che non sono negoziabili come gli interessi.
L’aspetto materiale riguarda la relazione tra la persona e le cose: si tratta di una “relazione di utilità”, su cui si fonda il mainstream della dottrina economica tradizionale. Questa relazione rappresenta il soddisfacimento di un interesse individuale.
L’aspetto socio-relazionale riguarda le relazioni con altre persone – di amicizia, familiari, associative – ed è una relazione che ha lo scopo di procurare felicità.
L’aspetto spirituale riguarda la relazione trascendente: trascende il sé e l’altro, per ricongiungersi ad una visione universale e di auto-realizzazione di sé, ed è una relazione che ha lo scopo di generare armonia tra sé e il mondo.
La cultura del nostro tempo è incapace di dare unità a questi tre aspetti trasformando queste affermazioni in una concreta esperienza personale.
Diversamente, la focalizzazione sull’individuo, la competizione e la ricerca del successo personale, andando a scapito di altri esseri, generano sempre più sofferenza personale e collettiva, trascinando la comunità umana verso una crisi sociale, ambientale e spirituale senza precedenti.
E’ dunque urgente e necessario rifondare i criteri su cui è basato il benessere umano.